Un team internazionale di scienziati, di cui fanno parte radioastronomi
dell'INAF-Osservatorio di Cagliari, è riuscito per la prima volta a misurare
il moto di "precessione relativistica" dell'asse di rotazione di un corpo celeste.
L'oggetto in questione è la pulsar più giovane (nota come pulsar B) contenuta nel
sistema di due pulsar J0737-3039,
scoperto nel 2003dal "Gruppo Pulsar" di Cagliari e dai
suoi partner internazionali. Dopo quattro anni di intense osservazioni presso il
radiotelescopio di
Green Bank, in West Virginia (USA), gli astronomi hanno evidenziato
che l'asse di rotazione della pulsar B subisce un ciclico cambiamento di inclinazione,
che lo porta a ripuntare verso la medesima direzione dopo una settantina di anni. Questo moto assomiglia
a quello dell'asse di rotazione di una trottola fatta correre
sopra ad un tavolo. La somiglianza è però solo apparente: mentre il moto della trottola
è facilmente spiegabile colle leggi della fisica di Newton, il moto
di precessione dell'asse rotazionale della pulsar B è dovuto al fatto che lo
spazio-tempo non è piatto, ma è curvo. Quest'ultima è una delle grandi intuizioni
alla base della teoria della relatività generale di Albert Einstein: l'osservazione
del moto - che potremmo ribattezzare "a trottola relativistica" - della
pulsar B costituisce dunque una nuova trionfale vittoria per la teoria di Einstein.
    (Immagine   ©Daniel Cantin, McGill University)
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