Un team di astrofisici inglesi, australiani,
americani e italiani dell'Istituto Nazionale di Astrofisica e
delle Università di Cagliari e Bologna, ha scoperto la prima
'pulsar doppia' che si conosca. La rilevante scoperta è stata
messa in rete sul portale 'Science Express' e andrà in stampa
sulla rivista Science entro la fine di gennaio. Le
osservazioni che hanno permesso l'importante risultato sono
state effettuate con il radiotelescopio di Parkes, in
Australia. Questo è il primo sistema che si conosca composto
da due stelle di neutroni ruotanti una attorno all'altra in
cui anche la seconda stella di neutroni sia una pulsar. Si
tratta dello stesso sistema binario scoperto dallo stesso team
il mese scorso, in cui era stata identificata la prima pulsar,
e in cui è stata ora identificata come tale anche la stella
compagna, in un primo tempo ritenuta una 'normale' stella a
neutroni.
La scoperta originaria era già stata portata
alla ribalta internazionale da rivista Nature (4.12.2003) per
le sue implicazioni connesse alla rivelabilità di onde
gravitazionali. L'identificazione della 'pulsar compagna',
avvenuta durante le osservazioni del sistema, ha forti
implicazioni riguardanti la verifica di fondamentali leggi
della fisica e fornisce uno straordinario laboratorio cosmico
per verificare alcune conseguenze della teoria della
Relatività di Einstein, che sulla Terra non è assolutamente
possibile verificare.
I radioastronomi italiani, e i
loro partner internazionali, avevano scoperto alcuni mesi fa
il debole segnale adio impulsivo proveniente da una
particolare stella di neutroni, una 'pulsar' (denominata PSR
J0737-3039), e avevano dimostrato che questa pulsar doveva
essere in orbita attorno ad un'altra stella di neutroni.
L'osservazione della variazione dei parametri orbitali della
pulsar indicava già mesi fa questo sistema, per le sue
caratteristiche, come un laboratorio cosmico unico nel suo
genere e particolarmente adatto alla verifica delle leggi
della gravitazione.
Subito dopo la scoperta originaria,
il team di astrofisici ha continuato un'intensa campagna di
osservazioni, con l'intento di ottenere misure accurate di
effetti di Relatività generale che solo in questo sistema si
possono ottenere in tempi relativamente brevi. Durante queste
osservazioni, hanno identificato il segnale impulsivo
proveniente dalla stella di neutroni compagna, che è quindi
anch'essa una pulsar. A causa della straordinaria stabilità
della frequenza di ripetizione dei deboli impulsi provenienti
dalle pulsar, stabilità paragonabile a quella dei migliori
orologi atomici terrestri, le pulsar si comportano come veri e
proprio campioni di tempo cosmici. Questa caratteristica ha
consentito per esempio di misurare la deformazione dell'orbita
del sistema binario, dovuto al fenomeno fisico noto come
emissione di onde gravitazionali. La disponibilità di un
secondo orologio cosmico di precisione nello stesso sistema
binario consente ora la misura precisa di effetti di
Relatività generale previsti dalla teoria ma assolutamente
inosservabili nei sistemi fisici disponibili fino ad ora sulla
Terra.
Il periodo di ripetizione degli impulsi della
pulsar compagna (denominata PSR J0737-3039B) è di 2,77
secondi, molto più lento di quello della pulsar primaria PSR
J0737-3039 (denominata adesso PSR J0737-3039A), che è di soli
22 millisecondi. Le due stelle ruotano una intorno all'altra
con un periodo di rivoluzione di sole 2,4 ore e le
osservazioni mostrano che il forte campo di radiazione di PSR
J0737-3039A influenza la magnetosfera di PSR J0737-3039B,
provocando drammatiche variazioni dell'intensità del segnale.
Questo effetto potrà essere utilizzato per sondare per la
prima volta le proprietà della magnetosfera di una stella di
neutroni.
Il sistema binario scoperto a Parkes, non
solo contiene due pulsar, due oggetti che emettono un segnale
periodico impulsivo la cui stabilità è paragonabile a quella
dei migliori orologi atomici, ma è in assoluto il sistema
binario più 'relativistico' oggi noto. Un sistema binario così
relativistico (le due pulsar ruotano una attorno all'altra
alla velocità di circa lo 0,1% di quella della luce) dotato di
due orologi cosmici di questa portata, non solo permette una
verifica senza precedenti dell'accuratezza della teoria di
Einstein, ma consente anche di verificare l'eventuale
esattezza di altre teorie della gravitazione, alternative alla
Relatività renerale, ma che si distinguono da questa solo nel
caso di effetti fisici estremi che solo questo sistema binario
consente di osservare.
Il gruppo di ricerca italiano,
che si occupa da diversi anni di attività sperimentale nel
campo delle radio pulsar con il radiotelescopio australiano di
Parkes e con i radiotelescopi nazionali dell'Istituto di
Radioastronomia di Bologna, è diretto da Nichi D'Amico,
professore ordinario di radioastronomia all'Università di
Cagliari e direttore dell'Osservatorio astronomico di
Cagliari, struttura dell'Istituto Nazionale di Astrofisica
(INAF). I suoi due giovani collaboratori sono Marta Burgay,
che con questa scoperta conclude la tesi di dottorato, e
Andrea Possenti. Entrambi sono nel limbo dei giovani
ricercatori italiani, vincitori di un concorso, in attesa di
essere assunti. Nelle vicinanze di Cagliari, in località Pranu
Sanguni, nel Comune di San Basilio, l'INAF si appresta a
costruire il grande radiotelescopio SRT (Sardinia Radio
Telescope). Grazie a SRT, le osservazioni che hanno portato a
queste scoperte potranno essere eseguite anche nel nostro
Paese.