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  Venerdi 09 gennaio 2004 S.Giuliano  

 
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Astrofisica, scoperta «pulsar» doppia Test per la Relatività

Scoperta la prima stella «pulsar doppia». La scoperta mette a disposizione degli scienziati uno straordinario laboratorio cosmico per la verifica di fondamentali leggi della Fisica. A vedere la «prima pulsar doppia» mai conosciuta è stato lo stesso team di astrofisici inglesi, australiani, americani e italiani dell'Istituto Nazionale di Astrofisica e delle Università di Cagliari e Bologna che, un mese fa, aveva identificato la prima «pulsar» mai osservata. L'importante scoperta scientifica è stata resa nota oggi dall'Inaf (Istituto Nazionale di Astrofisica) e messa in rete sul portale "Science Express" e andrà in stampa sulla rivista Science entro la fine di gennaio. Le osservazioni che hanno permesso l'importante risultato sono state effettuate con il radiotelescopio di Parkes, in Australia. «Questo - spiega l'Inaf - è il primo sistema che si conosca composto da due stelle di neutroni ruotanti una attorno all'altra in cui anche la seconda stella di neutroni sia una pulsar». Si tratta, infatti, dello stesso sistema binario scoperto dallo stesso team il mese scorso, in cui era stata identificata la prima pulsar e in cui, oggi, è stata identificata come tale anche la stella compagna, in un primo tempo ritenuta una "normale" stella a neutroni. «La scoperta originaria - ricorda l'Inaf - era già stata portata alla ribalta internazionale dalla rivista Nature il dicembre scorso per le sue implicazioni connesse alla rivelabilità di onde gravitazionali». L'identificazione della "pulsar compagna", avvenuta durante le osservazioni di follow-up del sistema, ha quindi, sottolinea ancora l'Ente, «forti implicazioni riguardanti la verifica di fondamentali leggi della Fisica, fornisce infatti uno straordinario laboratorio cosmico per verificare alcune importanti conseguenze della teoria della Relatività di Einstein, che sulla Terra non è assolutamente possibile verificare». I radioastronomi italiani, e i loro partner internazionali, avevano scoperto alcuni mesi fa il debole segnale radio impulsivo proveniente da una particolare stella di neutroni, una "pulsar" denominata PSR J0737-3039, e avevano dimostrato che questa pulsar doveva essere in orbita attorno a un'altra stella di neutroni. Oggi la nuova scoperta. Subito dopo la prima, il team di scienziati ha continuato un'intensa campagna di osservazioni di follow-up, con l'intento di ottenere misure accurate di effetti di Relatività Generale che solo in questo sistema si possono ottenere in tempi relativamente brevi. «La disponibilità di un secondo orologio cosmico di precisione nello stesso sistema binario consente ora - conclude l'Istituto Nazionale di Astrofisica - la misura precisa di effetti di Relatività Generale previsti dalla teoria, ma assolutamente inosservabili nei sistemi fisici disponibili fino ad ora sulla Terra».

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