Astrofisica, scoperta «pulsar»
doppia Test per la Relatività
Scoperta la prima
stella «pulsar doppia». La scoperta mette a
disposizione degli scienziati uno straordinario
laboratorio cosmico per la verifica di
fondamentali leggi della Fisica. A vedere la
«prima pulsar doppia» mai conosciuta è stato lo
stesso team di astrofisici inglesi, australiani,
americani e italiani dell'Istituto Nazionale di
Astrofisica e delle Università di Cagliari e
Bologna che, un mese fa, aveva identificato la
prima «pulsar» mai osservata. L'importante
scoperta scientifica è stata resa nota oggi
dall'Inaf (Istituto Nazionale di Astrofisica) e
messa in rete sul portale "Science Express" e
andrà in stampa sulla rivista Science entro la
fine di gennaio. Le osservazioni che hanno
permesso l'importante risultato sono state
effettuate con il radiotelescopio di Parkes, in
Australia. «Questo - spiega l'Inaf - è il primo
sistema che si conosca composto da due stelle di
neutroni ruotanti una attorno all'altra in cui
anche la seconda stella di neutroni sia una
pulsar». Si tratta, infatti, dello stesso
sistema binario scoperto dallo stesso team il
mese scorso, in cui era stata identificata la
prima pulsar e in cui, oggi, è stata
identificata come tale anche la stella compagna,
in un primo tempo ritenuta una "normale" stella
a neutroni. «La scoperta originaria - ricorda
l'Inaf - era già stata portata alla ribalta
internazionale dalla rivista Nature il dicembre
scorso per le sue implicazioni connesse alla
rivelabilità di onde gravitazionali».
L'identificazione della "pulsar compagna",
avvenuta durante le osservazioni di follow-up
del sistema, ha quindi, sottolinea ancora
l'Ente, «forti implicazioni riguardanti la
verifica di fondamentali leggi della Fisica,
fornisce infatti uno straordinario laboratorio
cosmico per verificare alcune importanti
conseguenze della teoria della Relatività di
Einstein, che sulla Terra non è assolutamente
possibile verificare». I radioastronomi
italiani, e i loro partner internazionali,
avevano scoperto alcuni mesi fa il debole
segnale radio impulsivo proveniente da una
particolare stella di neutroni, una "pulsar"
denominata PSR J0737-3039, e avevano dimostrato
che questa pulsar doveva essere in orbita
attorno a un'altra stella di neutroni. Oggi la
nuova scoperta. Subito dopo la prima, il team di
scienziati ha continuato un'intensa campagna di
osservazioni di follow-up, con l'intento di
ottenere misure accurate di effetti di
Relatività Generale che solo in questo sistema
si possono ottenere in tempi relativamente
brevi. «La disponibilità di un secondo orologio
cosmico di precisione nello stesso sistema
binario consente ora - conclude l'Istituto
Nazionale di Astrofisica - la misura precisa di
effetti di Relatività Generale previsti dalla
teoria, ma assolutamente inosservabili nei
sistemi fisici disponibili fino ad ora sulla
Terra». |