Visione artistica delle emissione di onde gravitazionali dovuta alla fusione di due stelle di neutroni in un sistema binario. In primo piano il radiotelescopio di Parkes.

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Il radio telescopio di Parkes (Nuovo Galles del Sud, Australia, a circa 400 km da Sydney): un paraboloide di 64 mt di diametro dove il gruppo di ricerca italiano e i suoi partner internazionali ha installato di recente l’innovativo apparato di misura che ha prodotto la scoperta.

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Nella foto: schizzo dell’insediamento tecnologico previsto a Pranu Sanguni.

In Sardegna, a circa 35 km da Cagliari, località Pranu Sanguni, nel comune di San Basilio, l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) si appresta a costruire un grandioso impianto scientifico, denominato SRT (Sardinia Radio Telescope). Si tratta di un radiotelescopio del diametro di 64 mt, di concezione moderna, versatile, con diverse posizioni focali e con una copertura di frequenza da 0.3 a 100 GHz. L’impianto, disegnato per applicazioni di Radioastronomia, Geodinamica e Scienze Spaziali, si configura come una facility internazionale di altissimo profilo. L’operazione è finanziata principalmente dal MIUR e dalla Regione Autonoma della Sardegna. Al progetto partecipa anche l’Università di Cagliari che sta attivando diverse iniziative di formazione nell’ambito della Laurea e del Dottorato in Fisica e in Ingegneria.

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Animazione del fenomeno di fusione di due stelle di neutroni che termina con la formazione di un buco nero e l'emissione esplosiva di onde gravitazionali.

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